Un po’ di pubblicità – 2

Ogni tanto – come già accaduto e come ancora accadrà – mi lancio in qualche campagna pubblicitaria per blog o siti amici che meritano. Questo (cliccate sul logo) nasce ufficialmente oggi, su idea dell’amica Twiga, e sotto la capace amministrazione di MaoBao.

Era prevista anche la mia collaborazione, ma per ora qualche difficoltà tecnica mi ha scoraggiato, senza contare una certa qual paura di sdoppiarmi (o triplicarmi, quadruplicarmi…. già da sola con me stessa c’ho i miei problemi!) e di diventare un avatar anziché una donna in carne ed ossa. Ma non so se riuscirò a resistere all’entusiasmo contagioso di queste persone intelligenti (quasi 20 blogger!) e che mi auguro diano vita ad un luogo di resistenza culturale. Cinque anni sono lunghi da passare… almeno rompiamo un po’ le balle!

Buona fortuna amici! Ci si vede di là!

Un po’ di pubblicità

E sì, dai, prima o poi riparto, co’ ‘sto blog. Magari a singhiozzo, ma riparto, sebbene nutra delle perplessità sulla sua stessa natura. Ma ci ho lavorato troppo poco per mollarlo subito.

In attesa che le trasmissioni riprendano, vi segnalo un blog che linguisticamente, e non solo, è una vera chicca. Fateci un salto, che ne vale la pena. Magnifici gli scambi lessicali: caloroso per caldo, ardimentoso per ardente, grossolona per grossa, e così via. L’area dialettale, ovviamente, è quella laziale-romana. Non di Roma città, che il suo dialetto storico l’ha perso in nome di una versione un po’ “coatta” (io lo posso dire perché sono romana io stessa 😉 ) dell’italiano standard. Per fare solo un esempio, l’articolo usato da Oreste è sempre lo, non er. In questo meraviglioso monumento al dialetto, la lingua è al servizio di un mondo perduto: quello dell’onesto contadino e delle piccole gioie della vita.

Non mi interessa sapere chi sia veramente il geniale Oreste: per me è comunque un “contadino onestissimo che lavora la tera sua” aiutato nelle difficoltà quotidiane dal fedele compagno di vita, il maialino Puzzotto.

Buona lettura e… viva la campagna!