lapsus freudiano

Questa la definizione datane da Wikipedia:

L’espressione si riferisce ad un errore apparentemente casuale, bizzarro o privo di senso (inclusi errori linguistici e vuoti di memoria) che, secondo la teoria freudiana, il soggetto compie sull’impulso di un’istanza inconscia e che diventa il canale per esprimere pensieri che altrimenti la censura, legata alla coscienza vigile, rimuoverebbe.

Un brillocco è per sempre

Estate.

Leggerezza.

Mollo per un attimo i racchettoni e questo posto meraviglioso dove sguazzo gaiamente per fuggire la calura, per onorare il mio primo award bloggettaro, l’ambitissimo brillante weblog tributatomi da Tanuccio, con la motivazione

Perché mi insegna la lingua italiana che a me è sconosciuta.

Alla qual cosa aggiungerei che dichiaro di non aver ricevuto manco mezzo euro dal caro Tanuccio che prende lezioni a scrocco. Ma vabbè, lo perdono solo perché grazie a lui è giunto finalmente quel giorno tanto atteso in cui Angelina Jolie sta crepando di invidia per la sottoscritta: siediti sulla riva e aspetta che passi il cadavere del tuo nemico. Mi risulta infatti che ella non sia l’orgogliosa detentrice di un siffatto premio.

 

Questo è solo il primo passo. Il prossimo sarà vendere l’esclusiva di questo post a “People” e ovviamente devolvere il ricavato a favore dei bambini vietnamiti, dai quali mi recherò presto per rendere la mia famiglia colorita ed etnica, mettendone in fila una centinaio e indicandone uno “quello va bene! Mi faccia un pacchetto”; perché io e il mio uomo, Brad Cynsk, siamo filantropi e moderni, e non ci sposeremo finché tutti i gay non potranno farlo e la fame nel mondo non sarà sconfitta. Il primo pannolino sporco di cacca verdognola dei nostri piccoli sarà altresì messo all’asta da Sotheby’s, e il ricavato devoluto in favore dell’associazione “regala un ipod a un bambino africano”.

Ringrazio la mia famiglia perché se sono come sono lo devo al loro abbandono e menefreghismo; ringrazio anche quei quattro gatti di commentatori che fan lievitare il mio ego e ancora circolano in queste lande desolate in cui si sente solo il canto delle cicale, e i miei due gatti. Vi amo!

 

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Ma ora è giunto il momento si passare il brillocco ad altri 7 sventurati:

Twiga: perché con due parole ti ricrea un mondo, e il dono della sintesi e dell’incisività è qualcosa che mi lascia sempre sgomenta: dovevo essere a casa con l’influenza il giorno che l’hanno distribuita.

Coccoina, hosted by Twiga: perché è il Pennac italiano. Sul brillante award ci doveva stare la sua faccia sorniona. Chi non lo capisce e non si sforza di farlo, ci perde.

MaoBao: per le arie da sfascione che ama darsi, per le sue doti grafiche e musicali, e per la sottile capacità d’analisi socio-geo-politica che gli invidio.

Alice Suella: per le brillanti doti scrittorie, nonché per l’originalità delle associazione di immagini e parole. E’ perché è una blogger cui non interessa nulla, ma veramente nulla, di risultare simpatica ai suoi lettori. I quali d’altra parte si lasciano insultare di buon grado. Ammirevole.

Gli altri 3: non ce l’ho, sono in ferie, sono spariti dalla blogosfera, o sono già stati insigniti prima di me, o fortunati loro!

E poi il mio blogroll non è ancora così lungo da poterlo scrivere su un rotolone di scottex a misura Divina Commedia.

Saluti brillanti

Ska